GDPR: Facebook esclude 1,5 miliardi di utenti dalla protezione

Facebook sta apportando modifiche che impediranno agli utenti non europei di essere tutelati dal GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati).

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Come sarà affrontato il GDPR da Facebook? Tra pochi giorni (il GDPR entrerà in vigore il 25 maggio 2018) la nuova legge europea restringerà ciò che le aziende possono fare con i dati online delle persone, e di conseguenza quasi 1,9 miliardi di utenti di Facebook in tutto il mondo ne sarebbero stati protetti.

La multinazionale sta apportando modifiche per fare in modo che il numero di soggetti che godranno di questa nuova legge sia molto più piccolo.

Gli iscritti a Facebook che sono residenti al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, in linea teorica dovrebbero essere regolati dai termini di servizio concordati con la sede centrale internazionale della società, che si trova in Irlanda.

Ma il mese prossimo, Facebook prevede di applicare la nuova normativa GDPR solo agli utenti europei: quindi circa 1,5 miliardi di utenti in Africa, Asia, Australia e America Latina non rientreranno nel regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR).

La mossa, che Facebook ha confermato a Reuters solo pochi giorni fa, dimostra che il più grande social network online del mondo desidera ridurre la sua esposizione al GDPR.

Il GDPR consente alle autorità di regolamentazione europee di multare le aziende per la raccolta o l’utilizzo di dati personali senza il consenso degli utenti.

Ciò rimuove un’enorme potenziale responsabilità per Facebook, in quanto la nuova legge dell’UE prevede in caso di infrazioni multe fino al 4% delle entrate annuali globali, che nel caso di Facebook potrebbero significare miliardi di dollari.

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Ma le leggi non si fermano ai confini europei, in quanto tutte le società che trattano dati personali sono vincolati ai requisiti del GDPR se hanno uno stabilimento nell’UE, se offrono beni e servizi nell’UE, o se controllano il comportamento dei cittadini dell’Unione Europea.

Abbiamo visto come i cambiamenti arrivano solo quando Facebook affronta il controllo dei legislatori: un caso recente è avvenuto il mese scorso, quando si è scoperto che le informazioni personali di milioni di utenti sono finite ingiustamente nelle mani della società di consulenza chiamata Cambridge Analytica.

Il cambiamento interessa complessivamente oltre il 70% dei 2 miliardi di membri di Facebook.

A partire da dicembre, Facebook aveva:

  • 239 milioni di utenti negli Stati Uniti e in Canada
  • 370 milioni in Europa
  • 1,52 miliardi di utenti in altri continenti del mondo

Facebook, come molte altre aziende tecnologiche statunitensi, ha fondato una filiale irlandese nel 2008 e ha approfittato delle basse aliquote relative alle imposte fiscali sulle società del paese, indirizzando le sue entrate ad alcuni inserzionisti al di fuori del Nord America.

GDPR Facebook: come cambiano i termini di servizio

In una nota, Facebook ha minimizzato l’importanza del cambio dei termini di servizio.

La società ha affermato:

Applichiamo le stesse protezioni sulla privacy ovunque, indipendentemente dal fatto che il tuo accordo sia con Facebook Inc. o Facebook Ireland

L’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg all’inizio di questo mese ha detto a Reuters che la sua azienda applicherà la legge europea a livello globale “nello spirito”, ma non ha confermato che questo sarà lo standard per gli utenti di tutto il mondo.

Per gli utenti del social network in Europa, Facebook ha svelato i suoi cambiamenti per ottemperare al GDPR.

I residenti europei, ad esempio, potranno vedere i dettagli di contatto del responsabile della protezione dei dati della compagnia.

Gli utenti in Europa e in Canada saranno anche in grado di attivare nuovamente il riconoscimento facciale.

Gli impatti dello scandalo di Cambridge Analytica

Il numero di utenti coinvolti nello scandalo di Cambridge Analytica, che ha dato il via all’ultimo giro di controllo al social network, è ora di 87 milioni.

Quando lo scandalo è iniziato a marzo, il numero di utenti colpiti è stato stimato pari a 50 milioni.

Zuckerberg ha affrontato una sessione congiunta delle commissioni giudiziarie e del commercio del Senato la scorsa settimana, ed è stato avvertito di non lasciare che il suo sito diventi un incubo per la privacy.

Durante l’audizione, il senatore John Thune (presidente del Senato del Commercio, della scienza e dei trasporti) ha detto a Zuckerberg:

“La storia che hai creato rappresenta il sogno americano. Hai l’obbligo di garantire che il sogno non diventi un incubo per la privacy.”

Ma tutti sappiamo che l’abuso dei dati degli utenti dai social media è ben lungi dall’essere limitato a Cambridge Analytica.

Mercoledì scorso, è stato rivelato che Localblox, una società nello stato americano di Washington, aveva raccolto 48 milioni di profili personali da servizi come Facebook, LinkedIn, Twitter e Zillow senza il consenso dell’utente e lasciato i dati su un server cloud AWS S3 senza password.

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Un rapporto pubblicato all’inizio di questa settimana ha rivelato che oltre il 60% delle organizzazioni intervistate rischia di non arrivare in tempo con la scadenza della conformità al GDPR e solo il 7% ha dichiarato di essere pienamente conforme.

Secondo Holger Schulze, CEO di Cybersecurity Insiders, che ha commissionato lo studio:

Ciò che colpisce è la mancanza di personale con competenze GDPR e una sottostima complessiva dello sforzo richiesto per soddisfare la nuova normativa europea, che rappresenta il cambiamento più radicale nella regolamentazione della privacy dei dati negli ultimi decenni.

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