IPv6: cos’è e perché è stato creato?

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Il protocollo Internet versione 6 (IPv6) è diventato operativo Il 14 luglio 2017.

La maggior parte dei provider di servizi Internet (ISP), i produttori di apparecchiature di rete domestiche e aziendali e le società web hanno adottato questo nuovo protocollo, che è stato quindi standardizzato dall’Istituto di ingegneria elettrica ed elettronica (IEEE) come standard IP (Internet Protocol) più recente.

IEEE è un’associazione dedicata a promuovere l’innovazione e l’eccellenza tecnologica a beneficio dell’umanità ed è la più grande società professionale tecnica del mondo progettata per servire professionisti coinvolti in tutti gli aspetti del campo elettrico, elettronico e dell’informatica.

Lo standard IEEE Internet Protocol che molti conoscono è la versione 4 (IPv4).

Un modo per spiegare la differenza tra un IP pubblico e privato è pensare a un complesso di appartamenti.

L’indirizzo principale del complesso è l’IP pubblico e i diversi numeri di unità appartamento sono gli IP privati.

Per comunicare o inviare posta alle singole unità (IP privato), è necessario l’indirizzo principale del complesso di appartamenti (IP pubblico).

Gli indirizzi IP pubblici sono essenziali affinché i dispositivi possano comunicare su Internet poiché gli indirizzi IP privati ​​non sono instradabili su Internet.

Ora che hai un po’ di background su cosa sono IPv4, IPv6, IEEE e indirizzi IP pubblici e privati ​​probabilmente ti stai facendo la domanda che la maggior parte delle persone vorrebbe fare: che cos’è IPv4/IPv6 e perché abbiamo bisogno di IPv6?

IPv4 / IPv6

IPv4 è attualmente il protocollo Internet più utilizzato, ed è lo standard per la maggior parte dei servizi Internet residenziali.

Gli indirizzi IPv4 e IPv6 sono utilizzati per comunicare tra loro via Internet o LAN (Local Area Network); IPv4 è utilizzato sia per connessioni cablate che per connessioni wireless.

Gli indirizzi IP consentono a computer, stampanti, pagine Web, telefoni cellulari, smart TV e molti altri dispositivi di comunicare tra loro in tutto il mondo.

Perché è necessario IPv6

L’Internet of Things (IoT) prevede entro il 2020 oltre 30 miliardi di dispositivi connessi, che raddoppieranno la quantità dispositivi connessi nel 2015 (circa 15 miliardi).

Con i progressi della tecnologia e lo sviluppo delle smart city, avremo molti nuovi dispositivi che dovranno essere collegati a Internet.

Questi dispositivi vanno dalla TV, alla lavatrice, al frigorifero fino ad arrivare all’apriporta da garage.

Ma perché IPv4/IPv6 si preoccupa di quanti dispositivi sono connessi?

Devi sapere che la quantità massima di indirizzi IPv4 pubblici disponibili è pari a 4.294.967.296.

Il problema nasce dal fatto che il 3 febbraio 2011, il mondo ha esaurito gli indirizzi IP pubblici IPv4.

Poiché IPv4 ha esaurito gli indirizzi pubblici, era necessario un nuovo protocollo Internet.

IPv6 è dunque diventato un nuovo standard, e ora offre al mondo infinite opportunità di essere connessi alla rete per i dispositivi abilitati al web.

Internet Protocol v6 mette dunque a disposizione circa 340 decilioni (340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi) di indirizzi IP; è 1028 volte più grande di IPv4.

Conclusione

In chiusura, l’adozione di IPv6 ci darà la possibilità di essere ancora più connessi.

Attraverso dispositivi connessi al web, saremo in grado di sbloccare le nostre porte, avviare le nostre auto, accendere il forno o spegnere le luci, tutto dal nostro smartphone.

Con IPv6 non esiste praticamente alcun limite al numero di dispositivi che saremo in grado di connettere a Internet.

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